
|
ABSTRACT – Astor Piazzolla nacque a Mar del Plata, in Argentina, l’11 marzo 1921 ed è morto il 4 luglio del 1992 a Buenos Aires. Mesi fa, a 25 anni dalla morte, è stato ricordato con numerose iniziative e con incisioni discografiche, tra le quali Duettango e, soprattutto, Escualo, promosse da due etichette che operano in Italia, dove il musicista, nato da genitori italiani (il padre pugliese, la madre della Garfagnana), ha soggiornato a lungo.
Benché sia forse ancora più noto in Europa e nell’America Settentrionale, Astor Piazzolla è considerato il maggiore musicista dell’Argentina della seconda metà del secolo scorso, mentre il già ricordato Carlos Gardel lo è per la prima metà. Più conosciuto come uno dei massimi esecutori di tango, egli è stato in realtà uno strumentista e compositore che ha amato ogni tipo di musica, lasciando circa 600 opere di ogni genere – classico, popolare, canzone, da film – di grande comunicativa.
Il nome di Piazzolla è sinonimo di libertà, fantasia, collaborazioni artistiche disparate, sentimento, immediatezza comunicativa. La sua attività non soltanto ha contribuito ad abbattere le barriere culturali a livello internazionale, ma ha suggerito, anche nel suo Paese, che sempre ci si può evolvere dal punto di vista umano e sociale.