La difficile situazione che attraversa l’Iraq, con il faticoso ritorno alla normalità dopo la guerra della scorsa primavera, ha le sue radici nella storia antica e recente del Paese. Dopo la morte di Maometto (632), le contese sulla successione divisero il mondo musulmano, anche nell’Iraq, in due fazioni tra loro ostili: sciiti e sunniti. La divisione è continuata sotto l’Impero ottomano e poi durante la dominazione inglese, con l’aggiunta di una terza etnia, i curdi. L’Autore, professore di Missiologia all’Università Gregoriana (Roma), ritiene che si potrà stabilire nel Paese un modello vivibile di società soltanto con il superamento dei conflitti interni, in una struttura politica di tipo federale.
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DUE OSSERVAZIONI STORICHE A PROPOSITO DELL’IRAQ

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