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ABSTRACT – L’anno 1917 è rimasto nella storia come una macchia di colore rosso: in effetti di sangue in quell’anno ne è scorso in abbondanza. Si possono ricordare però anche oasi di speranza, non solo per quel tempo, ma anche per il futuro. Ne è un esempio il Pontificio Istituto Orientale (PIO), istituito appunto cento anni fa. Il fondatore è stato papa Benedetto XV (1914-1922), il cosiddetto «papa sconosciuto». I beneficiari sono cattolici e ortodossi, orientali e occidentali, chierici e laici, la Chiesa di allora come la Chiesa di oggi.
La data ufficiale della fondazione del PIO è quella del «motu proprio» Orientis catholici, datato 15 ottobre 1917. Lo stesso anno, alcuni mesi prima, Benedetto XV aveva fondato la Congregazione per le Chiese Orientali con il «motu proprio» Dei providentis, datato 1° maggio 1917. La storia delle due istituzioni si intreccia, anzi la loro relazione è diventata ancora più stretta da quando è stato celebrato il Giubileo del 75° anno della loro esistenza.
Oltre ad avere un ruolo fondamentale nello studio di questioni teologiche, giuridiche, liturgiche e pastorali, il PIO deve essere considerato uno dei segni più lungimiranti dell’impegno di Benedetto XV per la pace, un vero ponte verso l’Oriente cristiano. Sebbene infatti la «Lettera ai Capi dei popoli belligeranti», scritta da Benedetto XV nel 1917 – in cui deplorò la Prima guerra mondiale come «inutile strage» – non abbia avuto successo, l’impegno di questo Papa per la pace, ingiustamente ignorato, è testimoniato oltreché dal PIO da almeno altre due opere. La prima è la sua statua nel quartiere Pancaldi, a Istanbul, davanti alla cattedrale cattolica dello Spirito Santo, per la quale il sultano Mehmet VI donò 500 lire turche, che allora erano una somma notevole. La seconda è la statua della Madonna nota come «Regina Pacis e Sovrana del Mondo», fatta erigere dallo stesso Benedetto XV nel 1918 nella navata sinistra della basilica di Santa Maria Maggiore, a Roma.
Papa Francesco, nella lettera inviata per il centenario dell’Istituto, scrive: «Pienamente convinto dell’attualità della missione che vi è stata affidata, vi incoraggio a proseguire nei vostri sforzi, ispirandovi allo scriba del Vangelo che “estrae dal suo tesoro cose nuove e antiche (nova et vetera)” (Mt 13,52)».
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CENTENNIAL ANNIVERSARY OF THE ORIENTAL PONTIFICAL INSTITUTE (1917-2017)
The Pontifical Oriental Institute (PIO) was established in 1917, following the expressed desire of Pope Benedict XV. It was designed for Catholics and Eastern Orthodox, for the clergy and lay people, for the Church of that time, but also for the Church of today. Apart from having a fundamental role to play in the study of theological, juridical, liturgical and pastoral issues, the PIO must be considered one of the most far-reaching signs of Benedict XV’s commitment to peace, a true bridge to the Christian Orient. Pope Francis, in his letter sent on the Centennial anniversary of the Institute, wrote: «Fully convinced of the present mission that has been entrusted to you, I encourage you to continue in your efforts, inspired by the scribe of the Gospel who “brings out of his treasure new and old things (nova et vetera)” (Mt 13.52)».