
Il 10 gennaio 2025 l’Organizzazione meteorologica mondiale ha pubblicato i dati ufficiali sulla temperatura per il 2024. Essi mostrano che l’anno scorso è stato quello più caldo mai registrato, superando il livello preindustriale di quasi 1,55°C[1]. Il 2024 ha suggellato peraltro la conclusione di un decennio di caldo senza precedenti, alimentato dalle attività umane, che ha portato a un aumento degli eventi meteorologici estremi, dando così la riprova di quanto le temperature attuali mettano sempre più a rischio la vita. Le inondazioni a Valencia (Spagna), in Emilia Romagna, nel Sahara, le devastanti tempeste in Florida (Stati Uniti), i tifoni nelle Filippine e la siccità in Amazzonia sono solo sei delle catastrofi avvenute nell’ultimo anno, che, secondo l’opinione della maggioranza ma non dell’unanimità degli studiosi, sono state aggravate dal cambiamento climatico, anch’esso un fenomeno non universalmente riconosciuto.
Il Segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, che non è per nulla propenso al negazionismo e aveva già dichiarato che il 2024 avrebbe costituito una vera e propria lectio magistralis sulla distruzione climatica[2], di fronte a questi dati, ha sottolineato che, anche se in futuro probabilmente supereremo in alcuni anni il limite di 1,5°C fissato quasi un decennio fa dalla comunità internazionale nell’Accordo di Parigi, questo non significa che l’obiettivo a lungo termine non potrà essere raggiunto, ma piuttosto che, per tornare sulla buona strada, dovremo combattere una battaglia ancora più radicale. Le alte temperature del 2024 richiederanno azioni straordinarie sul clima nel 2025[3].
La crisi climatica ha evidenti implicazioni economiche: sta già provocando significative riduzioni del Pil delle economie in via di sviluppo. Il problema delle emissioni di gas serra dev’essere affrontato, in quanto è l’unica via per salvare l’economia globale, a breve e a lungo termine[4].
Dato che i livelli di gas serra continuano a toccare nuovi picchi massimi[5], in futuro ci attende un caldo ancora più torrido. Ogni anno del resto della nostra vita sarà il più caldo? Il 2024 finirà per essere stato uno degli anni più freddi di questo secolo, di cui non potremo più godere[6]? Stiamo andando verso un mondo sempre più inospitale, o possiamo invertire questa tendenza?
L’analisi che proponiamo qui trae spunto dalle diagnosi dei climatologi, da quelle degli economisti e dalla reazione della comunità politica internazionale. Alla fine presenteremo una riflessione ispirata dalla Dottrina sociale della Chiesa.
Esiste un verdetto scientifico sulla crisi climatica?
La frequenza e l’intensità
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