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ABSTRACT – Per cogliere le radici della politica internazionale di papa Francesco è necessario innanzi tutto evitare semplificazioni. È molto utile partire dalle sue radici biografiche e culturali, ma è anche necessario andare al di là di esse.
Possiamo individuare così quattro aspetti della politica del Pontefice.
- Il suo carattere kerigmatico. Per Francesco l’annuncio del Vangelo si fa politica; pertanto l’impegno politico discende dal Vangelo e non da una ideologia. In un articolo del 1987 Bergoglio affermava che un determinato fatto è autenticamente politico quando porta un messaggio, un significato attuale per tutto il popolo di Dio.
- L’orientamento al tutto e all’unità. Per il Papa ogni politica è sempre «politica interna». Egli considera il mondo come un’unica città. In questo contesto, una politica autenticamente cristiana è una politica che sostiene l’armonizzazione delle parti nell’accettazione reciproca, senza distruggere le particolarità, ma senza neppure mettere al primo posto le differenze.
- L’origine nel discernimento. La politica richiede un processo che avviene nel tempo, per mezzo del dialogo e del discernimento. Il cristiano impegnato in politica è consapevole che è necessario un dialogo con la storia che permetta di scoprire i segni dei tempi; e, contemporaneamente, un dialogo con Dio, perché è Lui che guida i cuori degli uomini e il corso della storia. Per questo occorre essere attenti e «discernere gli spiriti». Se per il Papa la politica mondiale è sempre «politica interna», non sarebbe sbagliato descrivere la politica «estera» – intesa come l’arte che cerca di difendere la città contro gli interessi esogeni – come una lotta essenzialmente spirituale.
- Il legame diretto tra la politica e la carità. La visione politica di papa Francesco ci ricorda una cosa di una semplicità disarmante: al centro del messaggio di Cristo c’è l’amore e questo amore si manifesta nel servizio. Lo storico austriaco Friedrich Heer affermò che la debolezza della Chiesa e la sua perdita di significato nel mondo era dovuta al fatto che essa non insegnava più l’amore. Tornare a farlo è un messaggio politico kerigmatico, in quanto annuncia che l’Amore è vivo e che l’amore è possibile. E il matrimonio e la famiglia, in questo senso, risultano essere due «palestre» cruciali per la politica.
La «politica inclusiva», dall’agenda aperta, proposta da papa Francesco è la «politica di Dio» che si incarna per essere «Dio con noi». Supera così il paradosso di una «politica cristiana», intesa come politica di parte. Per il Papa, la politica è l’espressione più alta dell’amore; e un amore che non sia politico è semplicemente amore di se stessi.
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THE IMPORTANCE OF FRANCIS’ INTERNATIONAL POLITICS
To begin to fully appreciate the foundations of Pope Francis’ international politics and understand why his agenda is always open, it is necessary to avoid simplifications. To commence from his biographical and cultural roots is certainly useful, but at the same time it is also necessary to go beyond them. By doing so, it is possible to identify four aspects of the Pope’s approach: the kerygmatic character; an orientation to the whole and to the unity; the origin in discernment; and the direct link between politics and charity. Francis surpasses the paradox of a «Christian politics», understood as partisan. For him, politics is the highest expression of love.