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1850-2020. «La Civiltà Cattolica» compie 170 anni
Signor Presidente,
a nome della Compagnia di Gesù alla quale 170 anni fa è stata affidata La Civiltà Cattolica, voglio esprimerLe tutta la mia gratitudine per questa nuova opportunità di incontrarci, che Lei con tanta disponibilità ci offre in questa Sede prestigiosa.
Dopo 170 anni, ci servono occhi nuovi per riconoscere le novità in questa complessa epoca della storia che sta sorgendo davanti a noi. Abbiamo bisogno di un’intelligenza sempre più penetrante e soprattutto d’una nuova sensibilità del cuore per percepire i “segni dei tempi” tramite i quali lo Spirito Santo ci indica il cammino.
Papa Francesco ha dato alla Compagnia di Gesù orientamenti molto chiari per questi dieci anni tramite le Preferenze Apostoliche Universali 2019-2029. L’esperienza vissuta durante questi mesi di pandemia COVID-19 è stata una conferma del percorso aperto tramite queste Preferenze Apostoliche. Mi permetta elencarle brevemente. La prima: indicare il cammino verso Dio mediante gli Esercizi Spirituali e il discernimento. La seconda: camminare insieme ai poveri e agli esclusi del mondo, feriti nella propria dignità, in una missione di riconciliazione e di giustizia. Quindi: accompagnare i giovani nella creazione di un futuro di speranza. Ultima Preferenza, ma non per importanza: collaborare nella cura della Casa Comune.
L’apparizione del Coronavirus ha accelerato il ritmo del cambiamento d’epoca e aperto una opportunità che non possiamo assolutamente perdere, per favorire le trasformazioni assolutamente necessarie ad indirizzare il cammino dell’umanità verso la giustizia sociale e il riconoscimento delle ricchezze culturali rappresentate dai popoli che si spostano dappertutto su questo nostro pianeta cercando dignità e pace. Si tratta di un percorso possibile se ci fidiamo dei giovani, del loro sguardo ricco di speranza nel futuro, della loro immaginazione creativa e della loro energia per ristabilire relazioni giuste con l’ambiente, verso le quali sono proiettati con forza profetica.
La Civiltà Cattolica ha approfondito la sua missione cercando di assumere sempre più lo sguardo proprio della fede che l’ha ispirata dalla sua fondazione, per aprirsi ad una sempre maggiore internazionalità capace di mostrare il multiforme, multiculturale volto di Dio, prendendo un percorso ben diverso dal globalismo, che vorrebbe l’uniformità a beneficio dei mercati senza alcuna sensibilità autenticamente umana, come la pandemia ha chiaramente manifestato.
La democrazia rischia d’essere una delle vittime della pandemia se non si sviluppa una forte corrente sociale e politica capace di mettere il Bene Comune al centro delle decisioni degli Stati e dei governi. L’Europa, e l’Italia al suo interno, hanno l’opportunità e la responsabilità di dimostrare al mondo come la solidarietà con i più deboli e più colpiti dalla crisi costituisca il vero cammino verso relazioni internazionali rinnovate, capaci di generare giustizia, garantire la dignità di ogni persona, popolo e cultura, e nello stesso tempo di far tacere le armi della guerra e la violenza, per avanzare verso la riconciliazione e una pace autentica e duratura.
Vogliamo essere parte integrante dell’Umanità che è in cerca di un mondo migliore. Come Compagnia di Gesù, responsabile della Civiltà Cattolica, rinnoviamo l’impegno di collaborare con tutte le persone e i movimenti costruttori della vera pace.