
L’incombente crisi demografica della Cina ha portato alla ribalta le visioni contrastanti nella società cinese odierna su ciò che dovrebbe essere una «famiglia». In pratica, la famiglia cinese è diventata nucleare: una coppia e il suo bambino formano il nucleo unitario attraverso il quale i membri della famiglia si danno un sostegno reciproco e si proteggono per quanto possibile dalle pressioni e dai condizionamenti esterni. Spesso, dopo la nascita del figlio, al nucleo familiare si uniscono i genitori di uno dei coniugi per aiutare la giovane coppia a prendersi cura del bambino, in modo che moglie e marito possano concentrarsi sul loro lavoro. In molti casi, i nonni tornano a casa quando il bambino ha cominciato a diventare autonomo.
Questo modello promuove la vicinanza e la protezione reciproca e favorisce la scelta – compiuta della maggior parte delle coppie – di investire tutto su uno o al massimo due figli. D’altra parte, gli alti costi legati all’istruzione e alle spese mediche hanno rafforzato questa decisione strategica anche dopo il 2016, anno in cui è stata decretata la fine della politica del figlio unico (alcuni comuni e province ora stanno lanciando progetti pilota per favorire le famiglie con due o più figli)[1]. Di fatto, una discreta percentuale di coppie sceglie di non avere figli. Nel 2022 le statistiche ufficiali hanno registrato 850.000 nascite in meno rispetto alle morti.
Nello stesso tempo, il modello della famiglia allargata – persino dei clan di grandi dimensioni, in alcune parti della Cina – resta tuttora l’ideale celebrato, quello favorito dai valori tradizionali e dalla religione popolare. Gli antenati devono essere venerati, e va incoraggiata la solidarietà tra i membri del clan. Certo, alcuni elementi di questo modello corrispondono ancora a realtà vissute, soprattutto nelle zone rurali, ma la solidarietà e gli stili di vita tradizionali si sono molto affievoliti in un Paese in cui quasi il 70 per cento della popolazione vive ormai in città.
La crisi del modello familiare lascia perplessi sociologi e demografi. Ma la «famiglia» in Cina costituisce anche un problema filosofico. Tradizionalmente, la filosofia cinese è in gran parte una «filosofia sociale», incentrata sulle relazioni, sulla costruzione dell’armonia e sulla cura dell’educazione morale. Pertanto, il contesto familiare e il clima che la famiglia allargata stabilisce vi occupano un posto privilegiato.
In questo articolo ci proponiamo di descrivere come un filosofo cinese contemporaneo affronta le trasformazioni che avvengono nella coscienza collettiva mettendo al centro
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