L’opera narrativa di Julien Green è una galleria dell’orrore, abitata com’è da demoni, ossessi, pazzi. I 17 volumi del suo Journal chiariscono il perché di questo orrore. I suoi romanzi ci mostrano chi noi siamo, il Journal ci rivela la causa del nostro malessere e il rimedio alla nostra drammatica situazione. Al vuoto di Dio dei romanzi si contrappone la sua misteriosa presenza. Poiché Dio, che è amore e misericordia, non abbandona mai la sua creatura. L’articolo analizza in particolare due romanzi — Moïra e Ciascuno la sua notte — e un volume del Journal (Verso l’invisibile) tra i più significativi. J. Green ci ricorda che anche nel silenzio Dio ci parla, ci inquieta, disturba la nostra «quiete» con una inquietudine pungente e salutare.
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LA PRESENZA DI DIO NELL’OPERA DI JULIEN GREEN

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