«Chiarezza di coscienza» e «concretezza» sono le due coordinate con cui «salveremo l’uomo»: vanno bene per i gesuiti centroamericani ma, oggi più che mai, dovrebbero orientare le scelte di tutti. Sono suggerimenti schietti e pratici quelli proposti da Papa Francesco per rispondere alla crisi di una «società liquida», tra una «cultura asettica» e una «nuova colonizzazione».

«Chiarezza di coscienza» e «concretezza» sono state dunque le linee guida della conversazione del Pontefice con trenta gesuiti del Centroamerica, avvenuta il 26 gennaio scorso nella sede della nunziatura durante il viaggio a Panamá — terra nobile e colorata, l’ha definita Francesco — in occasione della Giornata mondiale della gioventù. Oltretutto proprio in quei giorni di permanenza nel paese centroamericano è riesplosa la crisi in Venezuela. Il testo integrale della conversazione viene pubblicato nel numero 4048 de «La Civiltà Cattolica», in uscita il 16 febbraio, a cura del direttore, padre Antonio Spadaro. […]

Leggi tutto su L’Osservatore Romano