Il gesuita Narvaja: «Vi racconto mio zio, papa Francesco»
Lo ricorda come un buon superiore – «lo fu solo per tre mesi, dopo il mio noviziato, quando fu mio rettore del Collegio San Miguel in Argentina» – e lo avverte ancora oggi come un parente autorevole capace sempre di infondere buoni e «bellissimi» consigli «che mi sono rimasti utili per tutta la vita». Descrive così…